FAQ: Le domande più frequenti… e le loro risposte!

Per quali persone è più efficace la Reconnective Healing™?

La Reconnective Healing™ funziona sia per i giovani che per i meno giovani. I bambini sono così ricettivi e si rilassano talmente tanto che spesso durante le mie sedute di Reconnective Healing™ si addormentano; questa loro capacità di lasciarsi andare fa sì che in essi la Reconnective Healing™ raggiunga con più facilità l’obiettivo. Ma anche persone meno giovani, che magari soffrono per infermità fisiche dopo un’operazione chirurgica o durante una fisioterapia, riscontrano risultati straordinari grazie alla Reconnective Healing™.

Dopo una Reconnective Healingposso interrompere le cure, i medicamenti prescrittimi dal medico?

No, in nessun caso! Il trattamento della Reconnective Healing è un completamento, un sostegno per la medicina tradizionale. Ora come ora ritengo che la medicina tradizionale sia fondamentale in situazioni di pronto intervento, emorragie e quando il nostro corpo non è in grado di autoguarirsi. In questi casi possono essere necessari sia i medicamenti sia la chirurgia. Normalmente però i medici ricorrono sempre prima alla medicina tradizionale – questa d’altronde è la loro formazione. Ma io mi chiedo: perché non invertiamo l’ordine? Oggi sta avvenendo una trasformazione, la coscienza della guarigione sta cambiando. I medici sono più aperti alle terapie alternative. Questo processo continuerà. L’obiettivo superiore dovrebbe infatti essere quello per cui la medicina tradizionale e le terapie alternative diventino complementari.

Con quale persona hai ottenuto i risultati più straordinari?

È stato con una persona che soffre di Alzheimer, una malattia che purtroppo non si riesce ancora a guarire. Durante la terapia il paziente si è addormentato. Evidentemente però la Reconnective Healing ha comunque lavorato, infatti i familiari mi hanno poi informato di alcuni piccoli progressi fatti dalla persona, progressi che non ritenevano possibili. Il paziente ha ricominciato a sorridere, a salutare, due cose che non faceva da tempo. Con una malattia come l’Alzheimer, che influisce enormemente anche sull’entourage famigliare del paziente, anche questi piccoli momenti di luce sono importantissimi.

Devo credere al metodo affinché io possa sperimentare un cambiamento?

Il fatto di credere, è noto, può smuovere montagne… ma non è una condizione fondamentale nella Reconnective Healing– al contrario! Auspicabile è invece l’atteggiamento del “vediamo un po’ se funziona”. Ma anche questo non è un requisito. La cosa migliore da fare è di “ritornare bambini”, di lasciarsi andare e di non concentrarsi sul risultato che vogliamo ottenere. Spesso le reazioni più sensazionali si manifestano proprio negli scettici.

Mi puoi garantire la guarigione?

No! Non credete a chi vi promette la guarigione in ogni caso. Non troverete nessun operatore nella guarigione, professionale e integro, che vi garantirà il successo.

In ogni guarigione in definitiva vengono attivate o riattivate le forze di autoguarigione del paziente. Guarirsi può pertanto solo farlo ciascun paziente. La Reconnective Healingè uno strumento potente per riportare queste forze di autoguarigione di nuovo in equilibrio.

Se il paziente non ha ancora riconosciuto e accettato il messaggio della malattia e le conseguenze ad essa legate, inizialmente può sembrare che la Reconnective Healing™ stia fallendo, poiché non è possibile notare alcun miglioramento. La Reconnective Healing in questo caso aiuta comunque il paziente e gli permette di riconoscere i temi, i problemi inconsci e di capire quali passi vanno intrapresi. Una cosa però posso promettervela: io vi sosterrò su questo cammino di trasformazione con tutte le mie forze e le mie conoscenze.

Quanto costa un Healing?

Una seduta di Reconnective Healing dura tra i 45 e i 55 minuti e costa CHF 120.- . Sono raccomandate dalle tre alle cinque sedute.